Oggi, nella seconda metà della giornata, l'oro viene scambiato in ribasso intorno ai 2.375 dollari. In assenza di importanti dati economici, i drivers rimangono le notizie circa il conflitto Iran-Israele.
L'oro spot si è indebolito dopo non essere riuscito a superare la soglia dei 2.400 dollari per il secondo giorno consecutivo e anche il dollaro viene scambiato in lieve ribasso rispetto ai suoi principali rivali, nonostante la ripresa dell’avversione al rischio dopo l’apertura di Wall Street, poiché gli operatori di mercato ormai hanno scontato lo stop dei tagli dei tassi di interesse da parte della Fed.
Anche i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi stanno calando dopo aver sfiorato i massimi del 2024, il titolo a 10 anni offre il 4,59%,, mentre il titolo a 2 anni è in ribasso di 4 pb.
Sono le tensioni in Medio Oriente a pesare sugli umori del mercato, con Israele che sta preparando ritorsioni contro l’Iran dopo l’attacco di quest’ultimo durante lo scorso fine settimana. Inoltre, anche i colloqui tra Israele e Hamas per raggiungere un cessate il fuoco sono stati interrotti.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che il calo potrebbe continuare. Gli indicatori tecnici si sono ritirati dai livelli estremi di ipercomprato, suggerendo che il declino potrebbe continuare. Tuttavia, uno scivolamento più forte resta fuori dalle possibilità, poiché l’oro continua a svilupparsi sopra le sue medie mobili. La media mobile semplice a 20 periodi mantiene la sua pendenza saldamente rialzista a circa 2.281 dollari e circa 300 dollari al di sopra della SMA 100, anch'essa rialzista.
Il grafico a 4 ore mostra che l’oro sta estendendo la sua discesa al di sotto della SMA 20 leggermente ribassista, supportando un'estensione al ribasso. L’indicatore Relative Strength Index sta estendendo la sua discesa sotto i 50 e l’indicatore Momentum si dirige saldamente verso il basso ma ancora al di sopra della sua linea mediana. #gold #oro
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