L’oro é scambiato in un range ristretto a causa della mancanza di un catalizzatore, anche se probabilmente rimarrà sostenuto dalla debolezza del dollaro e dal calo dei rendimenti dei buoni del Tesoro USA. Una certa propensione al rischio sta mantenendo il dollaro sotto pressione in una settimana caratterizzata da un’agenda economica statunitense leggera.
Con i funzionari della Fed nel periodo di blackout, gli investitori mantengono l’attenzione sulle ultime parole pronunciate dal governatore della Fed Lisa Cook, venerdì scorso. La quale ha affermato che la politica monetaria sta entrando in una fase incerta, aggiungendo che i venti contrari del settore bancario potrebbero pesare sulle prospettive di rialzo dei tassi. Cook si aspetta che l'inflazione PCE di marzo rallenti, ma astenendosi dall'affermare lo stesso per il PCE core.
I rendimenti dei buoni del Tesoro USA continuano a scendere su tutta la linea, offrendo un vento contrario per il biglietto verde. Infatti, l'indice del dollaro USA ha perso trazione, scivolando dello 0,28%, sceso a 101,44, fornendo un valido supporto per l’oro.
Le aspettative di un aumento dei tassi della Federal Reserve statunitense di 25 punti base nella prossima settimana sono al 90%, come mostrato dal CME FedWatch Tool. Tuttavia, i trader stimano che la banca centrale statunitense “potrebbe” tagliare i tassi entro la riunione di settembre, seguita da un'altra a dicembre.
Durante il fine settimana, i rapporti del Financial Times basati sulle affermazioni del World Gould Council hanno riferito che i banchieri centrali stanno acquistando oro, spinti dalle crescenti tensioni geopolitiche. Tali rapporti hanno mostrato che le banche centrali hanno incrementato i loro acquisti del 152% su base annua nel 2022.
Il docket economico degli Stati Uniti ha mostrato che il Chicago Fed National Activity Index (CFNAI) per marzo, è precipitato a -0,19, al di sopra delle stime di -20, invariato rispetto al valore di febbraio. La media mobile a tre mesi è salita allo 0,01%, balzata dal -0,09 di febbraio, segno che l'economia continua a espandersi a un ritmo più lento. Il Dallas Fed Manufacturing Business Index ad aprile è crollato a -23,4, ben al di sotto del -11,00 stimato, poiché l'indagine ha mostrato che la percezione delle condizioni economiche più ampie sono peggiorate. Il tasso di variazione degli ordini e delle spedizioni è migliorato, ma entrambe i dato sono rimasti in territorio negativo.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico, l’oro oscilla intorno alla media mobile esponenziale a 20 giorni a 1987,64$, suggerendo un movimento ristretto. I rischi per un ribasso, si innescherebbero a 1950$, seguito dall'EMA a 50 giorni posto a 1946,45$. Una chiara rottura di quest'ultimo potrebbe esporre l’oro ai $ 1900, seguito dall'EMA a 100 giorni a $ 1897,58. Al contrario, una netta rottura dell'EMA a 20 giorni, seguita dalla soglia dei 2000$ potrebbe innescare un chiaro movimento al rialzo. FXSTREET. #gold #oro
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