Il prezzo dell'oro si sta muovendo in un’area compresa tra 2.025 e 2.030 dollari, dopo che venerdì scorso la fiducia dei consumatori statunitensi a gennaio è migliorata, raggiungendo il livello più alto da luglio 2021. Tali dati hanno innescato l’aspettativa che la Fed possa ritardare i tagli dei tassi di interesse danneggiando l’oro. Come, peraltro, attestato, sempre venerdì, dalla presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, che ha dichiarato che la banca centrale ha ancora molto lavoro da fare per riportare l’inflazione al livello obiettivo del 2% e che è prematuro pensare a tagli dei tassi di interesse.
Oggi è attesa la decisione della Banca popolare cinese che potrebbe lasciare i tassi di riferimento sui prestiti a uno e cinque anni invariati, al momento, rispettivamente al 3,45% e al 4,20%.
Il sentiment negativo nei confronti della Cina si è intensificato poiché gli ultimi dati economici hanno mostrato che il paese non gode di ottima salute economica e qualsiasi ulteriore sviluppo peggiorativo potrebbe influenzare negativamente il prezzo dell’oro, con il livello di supporto chiave coincidente con quello psicologico di $ 2.000, poiché la Cina è uno dei maggiori consumatori di oro al mondo.
Questa settimana, prevede anche la pubblicazione di due dati chiave che potrebbero incidere sull’orientamento dei policy maker delle banche centrali per orientare le loro scelte di politica monetaria: i dati sulla crescita del PIL statunitense di giovedì e il Core PCE di venerdì. Se i dati risulteranno al di sotto delle attese, é probabile che i membri della Fed si convincano per un atteggiamento più accomodante aiutando il prezzo dell’oro, che rimarrebbe comunque in una condizione di elevata volatilità. FXSTREET. #gold #oro
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