Il prezzo dell’oro è ritornato verso i 1.925 dollari, dopo essere sceso ancora una volta vicino alla regione di 1.915 dollari nelle prime contrattazioni asiatiche.
L’oro sta traendo vantaggio da una nuova correzione del dollaro, nonostante l’umore contrastante del mercato e il rally dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense. Il dollaro ha ignorato il rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA sulla scia dell’ottimismo relativo ad un atterraggio morbido per l’economia degli paese, come attestato dalla segretaria del Tesoro americano Janet Yellen, di ritorno dal vertice del G20 di ieri.
Oggi, la propensione al rischio rimane tiepida dopo le dichiarazioni sorprendentemente aggressive del governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, nel fine settimana, che detto che l’attenzione della banca centrale sarà ora rivolta a “un’uscita tranquilla” dalla politica monetaria ultra-allentata, innescando un massiccio rialzo dello yen giapponese.
Un’ulteriore crescita dell’oro appare quindi condizionata dal rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo della Cina e dalla deflazione dei prezzi di produzione potrebbero anche spingere gli acquirenti di oro ad assumere un atteggiamento cauto. L’indice dei prezzi al consumo cinese è aumentato dello 0,1% ad agosto rispetto all’anno precedente, invertendo leggermente la rotta rispetto al calo dello 0,3% di luglio, come mostrar dai dati pubblicati sabato dall’Ufficio nazionale di statistica.
Pertanto, nel corso della giornata, l'azione del prezzo dell'oro rimarrà nelle mani della propensione al rischio e della dinamica del dollaro, poiché il registro economico statunitense rimane privo di dati e la Federal Reserve è entrata nel suo "periodo di blackout" prima della riunione politica della prossima settimana.
Per quanto concerne la settimana, appare delicata per la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo statunitense, invitando gli investitori alla cautela, anche sulla scia della chiusura modestamente piatta di Wall Street dello scorso venerdì, quando il rimbalzo di Apple è stato controbilanciato dalle performances deludenti di Nvidia e Tesla, contribuendo a un fine settimana fiacco.
Analisi tecnica
Da un punto di vista tecnico a breve termine, è probabile che il prezzo dell’oro rimanga confinato tra le medie mobili giornaliere a 21 e 50, poste, rispettivamente, a 1.916 e 1.932 dollari in attesa della pubblicazione dell’IPC statunitense.
Il Relative Strength Index a 14 giorni è in rialzo ma rimane appena sotto la linea mediana, dopo averla superata venerdì scorso.
Pertanto, i rischi sembrano indirizzati al ribasso, ma una chiara conferma in tal senso deve oltrepassare il supporto 21 DMA a 1.916 dollari su base di chiusura giornaliera.
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