L’oro si riporta verso i $ 3.000
- AUREA OPERATORE ORO
- 8 apr
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Il prezzo dell’oro, sfruttando una rinnovata pressione al ribasso sul dollaro e sui rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi, prova a rifarsi sotto ai $ 3.000, dopo tre giorni consecutivi di cali.
L’oro sta riguadagnando il suo appeal di bene rifugio nel bel mezzo di una guerra commerciale tra USA e Cina, che sta acquisendo toni sempre più aspri dopo che il Ministero del Commercio cinese ha avvertito che prenderà ulteriori contromisure se gli Stati Uniti dovessero imporre dazi del 50% sui beni cinesi, come affermato dal presidente Trump.
Inoltre, anche l'Unione Europea, pur preferendo la via della trattativa e dei negoziati, potrebbe imporre a sua volta dazi di ritorsione sulle importazioni dagli Stati Uniti.
Infine, l’oro trae sostegno anche dalle aspettative sui tagli dei tassi di interesse da parte della Fed, che potrebbero iniziare già a maggio, con un totale di cinque tagli dei tassi nel 2025. Come pure sostenuto da Goldman Sachs, che ora ipotizza un totale di 130 punti base di tagli nel 2025, contro i 105 bps previsti in precedenza.
Analisi tecnica
L'RSI 14 è attualmente a 48,12, con le pressioni ribassiste che quindi permangono, nonostante l’odierno movimento di ripresa.
Pertanto, nel caso in cui l’attuale rimbalzo dovesse esaurirsi, il prezzo dell’oro potrà contare sul supporto del minimo di ieri a $ 2.956, seguito dalla SMA a 50 giorni a $ 2.947.
Rotti entrambi, si aprirebbe la porta verso la cifra tonda di $ 2.900.
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