Il prezzo dell’oro è stato sottoposto a una rinnovata pressione ribassista ed è sceso verso i 1.900 dollari. Tuttavia, il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento ha cancellato i precedenti guadagni indotti da Powell ed ha consentito all’oro di recuperare e superare quota 1.910 dollari. Il calo dei bond può essere attribuito al ritiro settimanale delle cedole obbligazionarie dopo che martedì hanno attinto il massimo pluriennale.
Il prezzo dell’oro ha perso rispetto al massimo quindicinale, consolidando però i primi guadagni settimanali dopo i discorsi dei banchieri centrali al simposio di Jackson Hole, in particolare la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che ha raccolto la maggiore attenzione. I risultati positivi sugli ordini dei beni durevoli statunitensi per luglio e i dati più solidi sull’occupazione hanno permesso ai funzionari della Fed di difendere la loro politica monetaria aggressiva supportando il dollaro.
Inoltre, anche la pubblicazione all’inizio della settimana dei PMI di agosto e il sentiment ottimista che circonda i rapporti USA-Cina nonché le aspettative di ulteriori stimoli da parte della Cina non hanno supportato l’oro. E anche i BRICS hanno lanciato segnali contrastanti sulla dedollarizzazione non riuscendo a stimolare in maniera determinante la crescita dell’oro. Pertanto, il prezzo è rimasto più stabile oltre la confluenza del supporto di 1.900 dollari.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro rimane ben oltre il supporto chiave a breve termine di circa 1.897 dollari, compreso il 38,2% di Fibonacci su una settimana.
Un forte limite al ribasso è rappresentato anche dalla convergenza della 5-DMA e del precedente minimo mensile, intorno a $ 1.905.
Il Fibonacci al 61,8% in un giorno, la banda centrale di Bollinger sul massimo di un'ora e il precedente massimo settimanale insieme limitano invece l'immediato rialzo del prezzo dell'oro vicino a $ 1.920.
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