Il prezzo dell'oro segna piccoli guadagni di recupero intorno ai 1.925 dollari dopo il forte calo di ieri. A seguito dei dati PMI di settembre provenienti dagli Stati Uniti, risultati contrastanti, il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento è sceso dell’1,6% nel corso della giornata, attestandosi intorno al 4,42%, consentendo all’oro di rimanere in territorio positivo.
L’attività economica statunitense ha mostrato pochi cambiamenti a settembre, con il vasto settore dei servizi sostanzialmente inattivo, al ritmo più lento da febbraio.
Il dollaro ha un po’ corretto dai massimi di sei mesi rispetto ai suoi principali rivali, poiché la politica stabile della Banca del Giappone ha fornito un senso di calma, sollevando l’umore generale del mercato dopo che il sentiment degli investitori era stato intaccato dall’atteggiamento aggressivo della Federal Reserve. La BoJ ha mantenuto la sua politica monetaria ultra-espansiva, segnalando che non ha fretta di porre fine al suo massiccio stimolo monetario.
Il prezzo dell’oro sta traendo vantaggio dallo stop del dollaro, rimbalzando fino a raggiungere la resistenza critica. Un’ulteriore ripresa, tuttavia, appare sfuggente, in un contesto di forza dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense.
I dati arrivati nel corso della giornata e quelli che arriveranno saranno fondamentali per trarre nuovi suggerimenti sullo stato dell'economia globale, poiché le principali economie rimangono sull'orlo della recessione. Se l’avversione al rischio dovesse farsi strada, è probabile che il dollaro rimanga in salute, controllando la ripresa del prezzo dell’oro.
I flussi di fine settimana rimangono comunque in gioco, influenzando le valutazioni del dollaro e, a loro volta, l’azione del prezzo dell’oro.
Analisi tecnica
Il prezzo dell’oro ha raggiunto il supporto critico trasformatosi in resistenza di 1.925 dollari, che è il punto d’incontro delle medie mobili giornaliere a 21 e 200.
È necessario un deciso superamento di quest’ultimo per innescare un’ulteriore ripresa verso la DMA 50 a 1.930 dollari.
L'indicatore del Relative Strength Index a 14 giorni si trova appena sotto il livello di 50, sollevando dubbi sul rimbalzo del prezzo dell'oro.
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