Nella sessione asiatica odierna, il prezzo dell'oro sta continuando a battere ogni precedente record storico, avendo attinto, al momento, il valore massimo di 2.265,65 dollari. Senza dubbio, continua a beneficiare della scarsa liquidità determinata dalle vacanze pasquali e delle aspettative di taglio dei tassi della Fed. Inoltre, anche i forti PMI manifatturiero Caixin e dei servizi cinesi, che a marzo hanno superato le aspettative, ne sta supportando la corsa.
Ieri, l’indice ufficiale di marzo dei responsabili degli acquisti manifatturieri della Cina è salito a 50,8, rispetto alla contrazione di 49,1 riportata a febbraio e al di sopra delle stime di 49,9. Anche il PMI non manifatturiero è salito a 53,3 rispetto al 51,4 di febbraio. Inoltre, oggi, l'indice Caixin dei responsabili degli acquisti manifatturieri è salito a 51,1 a marzo, battendo le stime di 51,0.
In un quadro simile, il dollaro sta rimanendo in disparte compresso dall’ottimismo con cui i mercati hanno iniziato il nuovo trimestre e dalla crescita delle scommesse che la Fed inizierà ad abbassare i tassi di interesse a giugno, dopo la pubblicazione di venerdì scorso dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali degli Stati Uniti, mantenendo sostenuto il prezzo dell’oro.
I mercati, attualmente, stanno scontando una probabilità del 68% di un taglio dei tassi a giugno da parte della Fed, in aumento rispetto al 63% osservato prima della pubblicazione dei dati PCE, nonostante le parole di venerdì scorso del presidente della Fed Jerome Powell a una conferenza a San Francisco sulla macroeconomia e la politica monetaria. Powell ha dichiarato che “l’economia è forte” e “non c’è fretta di tagliare i tassi”.
Nella giornata odierna saranno resi noti i dati PMI manifatturiero dell’ISM statunitense, che forniranno ulteriori indizi sulla forza dell’economia statunitense, influenzando le aspettative sui tagli dei tassi della Fed e, di conseguenza, sul prezzo dell’oro. Tuttavia, il pieno ritorno dei mercati dopo la lunga pausa del fine settimana di Pasqua potrebbe innescare un’ondata di prese di profitto sul prezzo dell’oro, poiché gli investitori potrebbero ricorrere al riaggiustamento delle loro posizioni in attesa dei vari dati sull’occupazione statunitense, che arriveranno a partire da domani.
In particolare, venerdì ci sarà la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli degli Stati Uniti, che sarà fondamentale per suggellare il taglio dei tassi della Fed a giugno, con un impatto significativo sul valore del dollaro e sulla direzione del prezzo dell'oro.
Analisi tecnica
L’oro è salito ai massimi storici ben oltre i 2.250 dollari, raggiungendo l'obiettivo della Bull Flag misurato a 2.251 dollari e spostando l’asticella dei massimi storici fino a 2.265,65 dollari.
Il Relative Strength Index a 14 giorni si trova nella zona estremamente ipercomprata a 80,0, suggerendo che il prezzo dell'oro potrebbe avere un pullback correttivo in tempi brevi.
Se questo accadesse, il supporto immediato sarebbe fornito dal precedente massimo record di 2.236 dollari, seguito, in caso di forte calo, dalla soglia dei 2.200 dollari.
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