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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro sta lottando contro geopolitica, dollaro e rendimenti USA

Il prezzo dell'oro é sulla buona strada per una seconda perdita settimanale consecutiva, essendo sempre rimasto sotto i $ 2.000. Anche oggi rimane nell’area compresa tra 1.990 e 1.995 dollari, risententendo del pessimismo del mercato e dei rendimenti più solidi del dollaro e dei buoni del Tesoro USA. Tuttavia, un calendario leggero negli Stati Uniti e uno stato d'animo cauto sembrano limitarne il ribasso.

Le nuove preoccupazioni geopolitiche e sull’inflazione non giovano all’oro, con le notizie su Cina e Russia che catalizzano l’attenzione quando si parla di timori di guerra. Così come gli ultimi dati delle principali economie, i commenti dei banchieri centrali in merito all'inflazione e i diffusi timori di recessione.

Parlando di timori geopolitici, il Regno Unito ha avvertito che gli hacker russi stanno prendendo di mira le infrastrutture critiche occidentali mentre il Comitato cinese della Camera degli Stati Uniti ha discusso dello scenario di invasione di Taiwan. Inoltre, Bloomberg ha pubblicato notizie che suggeriscono un ruolo attivo della Cina nella guerra Russia-Ucraina.

Per quanto concerne gli aspetti di politica monetaria, il Regno Unito, l'Eurozona e gli Stati Uniti, attraverso le loro banche centrali, stanno tutti spingendo per tassi più elevati più a lungo, facendo sorgere timori per un rallentamento economico, soprattutto quando i dati dell’inflazione non sono stati troppo impressionanti e la guerra Russia-Ucraina ha un impatto sull'economia globale.

Di recente, il presidente della Fed di New York, John Williams, ha espresso il proprio sostegno a un aumento dei tassi di interesse dello 0,25% a maggio, affermando: "L'inflazione è ancora troppo alta e utilizzeremo i nostri strumenti di politica monetaria per ripristinare la stabilità dei prezzi". Poco prima di lui c'erano stati il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, che aveva evidenziato la forza del mercato del credito come uno dei principali catalizzatori da tenere d'occhio in vista della prossima riunione di politica monetaria della Fed, il presidente della Federal Reserve di St. Louis James Bullard, il presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin e il presidente della Fed di Atlanta Raphael W. Bostic che avevano riacceso lo scenario "più alto più a lungo" per i tassi, favorendo il dollaro, così come i rendimenti USA.

A parte quanto sopra, Reuters ha pubblicato la notizia che i consumatori statunitensi stanno iniziando a rimanere indietro con i pagamenti con carta di credito e i prestiti, con l'economia che si indebolisce. Inoltre, anche il probabile stallo alla decisione sul tetto del debito degli Stati Uniti, dovuto all'esitazione del presidente Biden nell'alzare i limiti del debito, sta mettendo alla prova la resistenza l’oro.

Al contrario, la Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Cina ha affermato ieri che il paese sta formulando piani per stimolare la ripresa e l'espansione dei consumi.

Con i molteplici aspetti negativi del profilo di rischio, sopra menzionati, gli attori del mercato si affrettano a vendere i buoni del Tesoro degli Stati Uniti, che a loro volta spingono i rendimenti e il dollaro USA, fornendo un vento contrario al prezzo dell'oro. Infatti, i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 e 2 anni hanno aggiornato ieri il massimo mensile prima di scendere al 3,60% e al 4,26%, così come l'indice del dollaro USA è salito al massimo intorno a 102,00.

Sebbene tutta la serie di catalizzatori negativi sopra menzionati continui a pesare sul prezzo dell'oro, l'indagine sulla produzione della Fed di Filadelfia e le vendite di case esistenti saranno importanti per fornire un nuovo impulso in senso positivo.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro é rimbalzato sulla linea di fondo di un canale di tendenza ascendente di un mese difendendo il ritiro della settimana precedente dal massimo da inizio anno.

Ad aggiungere forza alla tendenza al ribasso è il ripetuto attacco alla 21-DMA, così come i segnali ribassisti provenienti dagli indicatori Moving Average Convergence and Divergence.

Anche la linea del Relative Strength Index posizionata a 14, si é ritirata dal territorio di ipercomprato e é scesa verso il livello normale di 50, a presidio di ulteriori ribassi.

Pertanto, il prezzo dell'oro deve rompere il supporto immediato di $ 1.971 per scendere in un deciso ribasso, laddove il massimo di febbraio di circa $ 1.960 e il livello 50-DMA di quasi $ 1.914 fungeranno da ulteriori baluardi di difesa.

Soprattutto, una linea di tendenza in rialzo da novembre 2022, vicino a $ 1.873, rappresenta l’ultima difesa per l’oro.

D'altra parte, le mosse di recupero devono sostenere il breakout di $ 2.000 su base giornaliera di chiusura prima di avvicinarsi all'ultimo picco di $ 2.048. Tuttavia, la linea superiore del canale prima menzionato, circa $ 2.051, può limitare il rialzo prima di attingere il precedente massimo annuale di $ 2.070, nonché il massimo storico segnato nel 2020 di circa $ 2.075.

Nel complesso, l’oro stuzzica i venditori, ma la propensione al ribasso rimane comunque sfuggente. #gold #oro

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