Oggi, l’oro ha continuato il suo recupero dal minimo toccato la scorsa settimana. Lo slancio rialzista si è intensificato in seguito alla pubblicazione di dati statunitensi che sono risultati peggiori del previsto. Il PMI manifatturiero ISM di giugno si è attestato a 46, in calo rispetto al precedente 46,9, al di sotto delle aspettative di 47,2. Inoltre, S&P Global ha confermato la stima del PMI manifatturiero per lo stesso periodo a 46,3, come stimato in precedenza.
Il rapporto ufficiale ha indicato che la produzione manifatturiera si è contratta per otto mesi consecutivi dopo due anni di crescita. Il dato negativo include la sottocomponente dell'indice dei prezzi, che è scesa a 41,8 e l'indice dell'occupazione, che è sceso in contrazione, registrando 48,1 dal precedente valore di maggio di 51,4. Tuttavia, la decrescita dell'inflazione, anche a scapito della crescita economica, mantiene i mercati finanziari in uno stato d'animo positivo. Ma il forte mercato del lavoro sta vanificando l’opera della Fed nel domare l'inflazione. Infatti, i suoi membri hanno chiarito che il mercato del lavoro deve allentarsi ulteriormente affinché la loro politica monetaria possa avere pieno successo.
Proprio i dati relativi all'occupazione saranno al centro dell'attenzione questa settimana, con gli Stati Uniti che renderanno noti vari dati correlati prima del rapporto sui salari non agricoli di giugno previsto per venerdì.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che un rialzo costante rimane improbabile. Gli indicatori tecnici avanzano all'interno di livelli negativi e l'indicatore Relative Strength Index ha perso il suo slancio verso l'alto e si è appiattito intorno a 42. Inoltre, l’oro si sviluppa al di sotto delle medie a 20 e 100 periodi, con quella più breve diretta verso il basso e quella più lunga che fornisce resistenza dinamica a circa $ 1.936,70.
L'oro deve superare i 1.945$ per recuperare il suo equilibrio rialzista, ma appare uno scenario improbabile nelle prossime sessioni. FXSTREET.
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