L'oro viene scambiato in grande crescita oltre i 2.145 dollari e rimane a distanza ravvicinata dal nuovo massimo storico di 2.152 dollari segnato a metà pomeriggio di oggi negli Stati Uniti. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di oltre l’1,1% al 4,1%, consentendo all’oro di spingere sull’acceleratore.
L'oro ha registrato un'impennata nonostante il miglioramento dell'umore del mercato, anche grazie alla debolezza del dollaro, che ha ha dovuto combattere su diversi fronti. Compreso il confronto con il dollaro canadese che è salito alle stelle dopo che la Banca del Canada ha annunciato di lasciare il tasso di riferimento invariato al 5%, come ampiamente previsto.
Inoltre, il presidente della Fed Powell ha parlato in merito al rapporto semestrale sulla politica monetaria davanti al Comitato per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, ribadendo che il tasso di riferimento è probabilmente al suo picco, aggiungendo che sarebbe opportuno ridurre il tasso di interesse “ad un certo punto quest’anno”. Ma Powell ha anche chiarito che la Fed non è ancora pronta a tagliare i tassi.
Wall Street ha recuperato le perdite di ieri e i tre principali indici sono cresciuti, con il Nasdaq Composite che guida i rialzi.
Analisi tecnica
L’oro è in rialzo per il sesto giorno consecutivo e le condizioni estreme di ipercomprato sono diventate più marcate, ma non ci sono altri segnali di esaurimento del rialzo nel grafico giornaliero. Gli indicatori tecnici continuano a salire, anche se con uno slancio diminuito. Inoltre, l’oro è avanzato ulteriormente al di sopra delle sue medie mobili, con la media mobile semplice a 20 giorni che ha guadagnato una trazione rialzista al di sopra di quelle più lunghe e molto al di sotto del livello attuale.
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