Il prezzo dell'oro è salito fino a $ 2.670, per poi arretrare vicino ai $ 2.660 in un contesto avverso al rischio, con il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni che si mantiene vicino al suo livello più alto da fine aprile, rendendo difficile la vita per l’oro.
L’oro era salito anche per effetto dei dati contrastanti sull'occupazione degli Stati Uniti, che hanno reso noto il rapporto ADP di dicembre che mostra che il settore privato ha aggiunto 122.000 nuovi posti di lavoro nel mese, mancando le aspettative di 140.000. Mentre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione per la settimana conclusasi il 3 gennaio sono aumentate di 201.000, meglio delle 218.000 previste e delle precedenti 211.000.
Ma è soprattutto l’asset rifugio che continua a mantenere il suo appeal, poiché, ancora una volta, le notizie relative ai dazi che il prossimo presidente Donald Trump intende imporre stanno scuotendo i mercati finanziari.
Infatti, la CNN ha riportato che Trump sta valutando di "dichiarare un'emergenza economica nazionale per fornire una giustificazione legale per una vasta gamma di dazi universali su alleati e avversari” e che l'International Economic Emergency Powers Act autorizzerà unilateralmente il presidente a gestire le importazioni durante un'emergenza nazionale.
Come prevedibile, la notizia ha pesato sull'umore del mercato, ma il clima d’attesa per la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee ha calmato le acque.
I verbali hanno mostrato che i funzionari della Federal Reserve hanno concordato che è probabile che l'inflazione continui a rallentare nel 2025 scendendo verso l’obiettivo del 2%, ma hanno anche visto un rischio crescente che le pressioni sui prezzi possano rimanere rigide a causa dell'impatto delle politiche attese dalla nuova amministrazione Trump.
I recenti valori dell'inflazione più alti del previsto e gli effetti di potenziali cambiamenti nella politica commerciale e di immigrazione suggeriscono che il processo di disinflazione potrebbe richiedere più tempo di quanto previsto in precedenza.
Pertanto, stante l'incertezza futura e il punto percentuale di riduzioni già apportato al tasso di interesse di riferimento nel 2024, il Comitato ha ritenuto che sarebbe stato opportuno rallentare il ritmo dell'allentamento, adottando un approccio cauto nel considerare ulteriori tagli per il futuro e che manterrà il suo attuale tasso di riferimento stabile nella riunione del 28-29 gennaio.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che il rischio si sposta verso l'alto, con l’oro che guadagna trazione, ma ulteriori guadagni non sono ancora chiari.
Gli indicatori tecnici hanno attraversato le loro linee medie con pendenze in crescita, che rimangono, tuttavia, ancora entro livelli neutri.
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