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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

L’oro trova nuova linfa e si riporta verso i 2.030 dollari

Oggi, il prezzo dell’oro, spinto dai rischi geopolitici e dalle difficoltà economiche della Cina, ha ripreso un trend positivo, pur se con un potenziale rialzista limitato dalla riduzione delle scommesse su un taglio anticipato dei tassi da parte della Fed.

Il rischio di un'ulteriore escalation dei conflitti in Medio Oriente è stato alimentato da un altro attacco degli Stati Uniti contro gli Houthi, dopo che questi avevano ancora lanciato droni contro navi commerciali nel Mar Rosso, e dal conflitto Israele-Hamas che minaccia di esplodere in una guerra su larga scala impattando pesantemente sull’economia globale. Laddove, fortunatamente, Pakistan e Iran hanno deciso di risolvere i loro problemi attraverso la diplomazia.

Gli investitori continuano a ridimensionare le loro aspettative su un maggiore allentamento della politica monetaria della Fed sulla scia dei segnali che l’economia è ancora in buona forma, con una probabilità del 40% di un taglio dei tassi a marzo, in calo rispetto all’80% di una settimana fa, e cinque riduzioni dei tassi da 25 punti base per il 2024 rispetto alle sei di due settimane fa.

La propensione al rischio generale del mercato non favorisce un significativo movimento di apprezzamento per l’oro in vista delle riunioni delle banche centrali di questa settimana, in particolare della Banca Centrale Europea di giovedì, dopo che la Banca del Giappone, come ampiamente previsto, ha deciso di mantenere lo status quo e di lasciare invariate le sue impostazioni ultra-espansive di politica monetaria.

La riunione della BCE sarà preceduta dalla pubblicazione dei PMI flash globali di domani e poi seguita dalla pubblicazione anticipata del PIL del quarto trimestre e dall'indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti di giovedì e venerdì.

In tutto questo, i commenti aggressivi di diversi funzionari della Fed durante le scorse settimane, che hanno sottolineato che sarebbe prematuro prendere in considerazione tagli dei tassi di interesse, hanno instradato l’oro verso un percorso ribassista. Pertanto qualsiasi movimento al rialzo potrebbe essere visto come un’opportunità di vendita, facendolo svanire piuttosto rapidamente.

Analisi tecnica

Qualsiasi movimento al rialzo del prezzo dell’oro oltre l’area dei 2.030 dollari potrebbe avere difficoltà a superare la resistenza fondamentale posta nell’area di $ 2.040-2.042, che funge da punto cruciale da abbattere in maniera netta per innescare un rally, seppur di breve durata. L’oro potrebbe quindi salire fino all’area di 2.077 dollari.

Il supporto si pone in corrispondenza del minimo oscillante notturno, attorno alla regione dei 2.017-2.016 dollari, che, al momento, protegge da un ribasso immediato verso la soglia psicologica dei 2.000 dollari, passando per il minimo di un mese toccato la scorsa settimana. #gold #oro

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