Ancora oggi il prezzo dell'oro prosegue nella sua tendenza negativa, dopo essere sceso dal livello record di lunedì. Il prezzo si aggira intorno ai 2.415 dollari, dopo aver registrato ieri un minimo intraday di 2.406,10 dollari.
Nei giorni precedenti quasi tutti i membri della Fed hanno dichiarato di aver bisogno di maggiori prove che l’inflazione stia rallentando prima di poter iniziare a tagliare i tassi di interesse, sottolineando che sono orientati a mantenere i tassi più alti più a lungo.
Oggi il Federal Open Market Committee pubblicherà il verbale della sua ultima riunione e gli operatori di mercato sperano in maggiore chiarezza sui tempi di una svolta nella politica monetaria, che i policy maker si sono finora rifiutati di fornire.
Ieri, il Consiglio della Fed aveva pubblicato il rapporto sul benessere economico delle famiglie statunitensi nel 2023, che esamina le circostanze finanziarie degli adulti statunitensi e delle loro famiglie. Il documento mostrava che, nel complesso, “il benessere finanziario è rimasto pressoché invariato rispetto al 2022, poiché i prezzi più elevati restano una sfida per la maggior parte delle famiglie e i lavoratori continuano a beneficiare di un forte mercato del lavoro”. La notizia è piuttosto scoraggiante, considerando che l'inflazione è aumentata nel primo trimestre dell'anno, diluendo ulteriormente le probabilità di molteplici tagli dei tassi nel resto dell'anno.
Oggi, a mercati chiusi, saranno pubblicati i risultati trimestrali di NVDIA, che potranno fornire nuovi catalizzatori per movimento del dollaro e dei titoli di Stato statunitense e conseguentemente anche per l’oro. Nell’attesa, particolarmente ieri, gli investitori hanno preso profitto prima di eventuali inatesse sorprese.
Analisi tecnica
L’oro non è ancora particolarmente lontano dai recenti massimi record registrati lunedì, perdendo, tuttavia, il suo slancio rialzista, ma lungi dal diventare ribassista. Il grafico giornaliero mostra che l’oro rimane ben al di sopra della media mobile semplice a 20 periodi marginalmente rialzista, che attualmente si attesta a circa 2.345 dollari. Le medie mobili più lunghe mantengono la loro pendenza rialzista al di sotto di quella più breve. Tuttavia, gli indicatori tecnici si allontanano dai valori di ipercomprato, anche se senza un’effettiva forza ribassista.
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