Il prezzo dell'oro sta estendendo il rimbalzo di ieri, puntando a superare i $ 2.670, grazie al dollaro che si trova in un momento di incertezza indotto da una pausa nella ripresa dei rendimenti del Tesoro USA in attesa dei dati dell'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti di domani.
Le aspettative di nuovi stimoli in Cina, dopo i deboli dati sull'inflazione di ieri, e le tensioni in Medio Oriente, di fronte al crollo improvviso del governo siriano nel fine settimana, mantengono viva la domanda per l’oro bene rifugio.
I ribelli siriani hanno preso la capitale Damasco estromettendo il presidente Bashar al-Assad, fuggito in Russia con la sua famiglia in cerca di asilo. Inoltre, il leader del gruppo ribelle siriano è pronto a formare un'amministrazione di transizione per "evitare di scivolare nel caos".
L’attenzione è puntata sul dato dell'inflazione statunitense di domani, anche se i mercati, probabilmente, ricorreranno al riposizionamento prima dell'indice dei prezzi al consumo USA.
Al momento c’è una probabilità dell'86% che la Fed tagli i tassi di 25 punti base la prossima settimana, mentre, per la riunione di gennaio, le probabilità per un altro taglio dei tassi di 25 bps si attestano a circa il 22%, come mostrato dallo strumento FedWatch del CME Group.
Analisi tecnica
Il grafico giornaliero mostra che la tendenza è mutata, divenendo favorevole per l'oro, poiché l'indice di forza relativa a 14 giorni é salito oltre la linea mediana.
Il prezzo dell'oro sta oltrepassando il limite superiore del precedente intervallo, rappresentato dalla SMA a 50 giorni a $ 2.668, con i successivi livelli di resistenza rappresentati dal livello tondo di $ 2.700 e dal massimo del 25 novembre di $ 2.721.
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