Il prezzo dell'oro è stato sottoposto a forti pressioni ribassiste ed è crollato sotto i 1.950 dollari dopo che i dati provenienti dagli Stati Uniti hanno mostrato che l'economia è cresciuta a un tasso annuo del 2,4% nel secondo trimestre. Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito quasi al 4% ed ha affossato l’oro.
I prezzi dell'oro sono scesi di oltre $ 30 durante la sessione americana e rimangono sotto la pressione di un dollaro più forte e i rendimenti del Tesoro USA più alti. Inoltre, sul metallo giallo hanno pesato anche fattori tecnici ed ha toccato il minimo di $ 1.942 prima di rimbalzare modestamente.
I dati dagli Stati Uniti hanno mostrato che l'economia ha accelerato inaspettatamente nel secondo trimestre del 2023, con il PIL reale in espansione al 2,4%, superiore al 2% registrato nel primo trimestre e all'1,8% del consensus di mercato. Inoltre, le richieste di disoccupazione e gli ordini di beni durevoli hanno superato le aspettative. I dati forniscono ulteriori prove che l'inasprimento della politica monetaria non ha causato molti danni all'economia.
Dopo la pubblicazione, l'oro ha registrato una brusca inversione poiché il dollaro si è rafforzato. I rendimenti statunitensi sono balzati, con il decennale che ha raggiunto il 3,98% e il biennale il 4,95%. L'indice del dollaro è salito al livello più alto in due settimane, sopra 101,64.
I prezzi dell'oro non hanno ricevuto alcun beneficio dalla riunione della Banca centrale europea. La banca centrale ha alzato i tassi di 25 punti base ponendo le basi per una potenziale pausa alla riunione di settembre. Tuttavia, i rendimenti dell'Eurozona sono aumentati, dopo i buoni del Tesoro USA. Alcuni flussi positivi sono arrivati dopo che il Nikkei ha riferito che la Banca del Giappone intende discutere una modifica per consentire tassi superiori allo 0,5% nella sua politica di controllo della curva dei rendimenti.
Le prospettive ora aprono la porta per ulteriori perdite a breve termine per i metalli preziosi dopo l'inversione di oggi, stante il contesto di rendimenti più elevati e del dollaro più forte. I dati mostrano che, anche se la Fed si fermasse a settembre, l'economia può gestire tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo. Un altro aspetto positivo per l'economia statunitense è il calo degli indicatori di inflazione, che la colloca in una posizione migliore rispetto ai paesi europei.
Analisi tecnica
Il forte calo ha esposto l’oro verso ulteriori perdite nel breve termine. Finché rimarrà al di sotto di $ 1.950, sembrano infatti probabili ulteriori perdite. Il prossimo supporto si trova in area 1.942 dollari, al di sotto del quale l'attenzione si rivolgerebbe a 1.935 dollari. Uno slittamento al di sotto di quest'ultimo aumenterebbe ulteriormente la pressione ribassista. Gli indicatori tecnici nel grafico a quattro ore si stanno avvicinando alle letture di ipervenduto, ma non sono presenti segni di stabilizzazione e lo slancio al ribasso è forte. Una ripresa sopra i 1.950 dollari allenterebbe la pressione ribassista.
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