L'oro si aggira intorno ai 1.905 dollari, dopo che i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono risultate migliori del previsto, sollevando preoccupazioni per l'ulteriore inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve, pesando sul prezzo dell’oro.
Ieri l’oro è sceso fino a 1.896,33 dollari l'oncia, il minimo dello scorso giugno. Oggi ha recuperato poiché la domanda di dollari USA è diminuita. Tuttavia, i mercati finanziari rimangono avversi al rischio, poiché i dati cinesi peggiori del previsto appaiono come un rischio che potrebbe per la crescita globale. Viceversa, i dati degli Stati Uniti di ieri sono stati generalmente incoraggianti, poiché le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,7% a luglio, meglio dello 0,4% previsto. Il gruppo di controllo delle vendite al dettaglio è aumentato dell'1%, raddoppiando il valore precedente. Tuttavia, il tono positivo non è stato sufficiente a compensare il pessimo sentiment, ma ha fermato il calo delle azioni.
I rendimenti dei titoli di stato sono scesi dai massimi di diversi mesi, dopo che Fitch Ratings ha avvertito che potrebbe essere necessario declassare alcune banche americane.
Analisi tecnica
L’oro viene scambiato in ribasso per il secondo giorno consecutivo, con il grafico giornaliero che mostra come si mantenga a malapena al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni, sfidando l'indicatore per la prima volta quest'anno. La 20 SMA, invece, accelera verso il basso molto al di sopra del livello attuale ed è al di sotto della 100 SMA, distorcendo il rischio verso il basso. Infine, gli indicatori tecnici hanno esteso le loro azioni e si avvicinano all’ipervenduto, supportando ulteriormente l’andamento ribassista. FXSTREET. #gold #oro
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