L'oro è scivolato oggi segna la sua più lunga serie di perdite mensili dal 2018, sotto la pressione degli aggressivi rialzi dei tassi da parte delle principali banche centrali di tutto il mondo.
L'oro spot è sceso dello 0,85%. I lingotti hanno perso oltre il 3% ad agosto ed segnano il quinto mese consecutivo di ribassi.
I futures sull'oro statunitense si sono attestati in ribasso dello 0,6% a $ 1.726,2.
Sta diventando molto più chiaro che le banche centrali saranno aggressive con l'inasprimento a causa di una pressione inflazionistica senza precedenti, che non va bene per l'oro, ha affermato Edward Moya, analista senior di OANDA.
Loretta Mester della Federal Reserve statunitense ha affermato che la banca centrale dovrà aumentare i tassi di interesse leggermente al di sopra del 4% entro l'inizio del prossimo anno.
Nel frattempo, l'inflazione della zona euro è balzata a un altro record e presto entrerà in territorio a due cifre, annunciando una serie di forti aumenti dei tassi.
L'oro è noto come un investimento sicuro durante le crisi economiche e geopolitiche, ma un contesto di tassi di interesse elevati lo rende meno attraente per gli investitori.
La reazione dell’oro quando si avvicinerà al livello chiave di $ 1.700 dimostrerà la quantità di supporto che rimane per il metallo tra i timori di una recessione globale e della guerra in Ucraina, ha affermato in una nota l'analista di Kinesis Money Rupert Rowling.
Gli investitori hanno anche fatto il punto sui dati che hanno mostrato che le buste paga private statunitensi sono aumentate di 132.000 posti di lavoro ad agosto dopo essere aumentati di 270.000 a luglio.
L'argento spot è sceso del 2,6% a $ 18,00 l'oncia. È sceso dell'11% questo mese e segna il calo mensile più grande da settembre 2020.
Il platino è sceso dello 0,6% a $ 842,30. Il palladio è sceso dello 0,7% a $ 2.072,53.
L'attività industriale cinese nei prossimi mesi sarà fondamentale per la domanda di metalli industriali, ha aggiunto Moya di OANDA. REUTERS.
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