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Immagine del redattoreAUREA OPERATORE ORO

La Fed attendista spinge l’oro verso l’alto

Il prezzo dell'oro si sta sviluppando su due giorni consecutivi di guadagni, estendendo la sua ripresa fino ad oggi. L’oro continua a rafforzarsi poiché il dollaro continua nel suo calo correttivo dai massimi di due settimane, in attesa della pubblicazione preliminare del prodotto interno lordo degli Stati Uniti relativo al secondo trimestre.

Ieri sera, la Federal Reserve, attraverso le parole del suo presidente Jerome Powell, ha attenuato le aspettative da falco riguardo a un altro aumento dei tassi a settembre. Infatti, la Fed ha alzato i tassi di 25 punti base, come ampiamente atteso, portandoli nel range 5,25%-5,50%, al massimo da 22 anni, dopo la riunione di luglio ed ha lasciato le porte aperte per un ulteriore inasprimento quest'anno senza specificare quando.

Powell è sembrato ottimista sulla performance economica complessiva grazie al mercato del lavoro statunitense ancora forte pur con un livello di inflazione elevato. Tuttavia, si è astenuto dal fornire indicazioni prospettiche, sottolineando un approccio "dipendente dai dati" e "incontro per incontro". Il messaggio del presidente della Fed è stato considerato attendista riguardo alle prospettive dei tassi di interesse della Banca, pesando sul dollaro e portando il prezzo dell'oro verso i massimi di più giorni vicino a $ 1.980. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni di riferimento sono scesi dal massimo di 10 giorni del 3,922% a quasi il 3,85%, sostenendo ulteriormente il prezzo dell'oro.

Superato l'evento della Fed, adesso l’attenzione è puntata agli annunci di politica monetaria della BCE e alla pubblicazione preliminare dei dati sul prodotto interno lordo del secondo trimestre degli Stati Uniti, che potrebbero offrire un nuovo slancio all’oro. È ampiamente previsto che la BCE aumenti i tassi di 25 punti base e, pertanto, le dichiarazioni della presidente Lagarde sarà attentamente valutate per trarre eventuali segnali su un probabile rialzo dei tassi a settembre. Lagarde rimane in una situazione difficile, dovendosi barcamenare tra il riaccendersi dei timori di recessione nell'Eurozona e la vischiosa inflazione di fondo.

Un rialzo dei tassi accomodante da parte della BCE, simile a quello della Fed, potrebbe fornire ulteriore supporto all'attuale tendenza rialzista del prezzo dell'oro. Tuttavia, dati ottimistici sul PIL degli Stati Uniti nel secondo trimestre potrebbero frenarne la corsa, poiché la resilienza dell'economia statunitense alimenterebbe ancora una volta le aspettative da falco sulla Fed. Gli economisti si aspettano che l'economia statunitense si espanda dell'1,8% su base trimestrale, rispetto a una crescita del 2,0% riportata in precedenza. Il dato annuale del PIL, in riferimento al secondo trimestre, dovrebbe aumentare del 3,0% rispetto alla crescita del 4,1% osservata nel primo trimestre.

Analisi tecnica

Il prezzo dell'oro sta estendendo il suo slancio rialzista dopo aver riconquistato la media mobile giornaliera a 100 giorni trasformata ora in resistenza, posta a $ 1.966.

Il prossimo obiettivo al rialzo è rappresentato dal massimo di due mesi di $ 1.988, al di sopra del quale si aprono le porte verso la soglia dei $ 2.000.

Il Relative Strength Index a 14 giorni punta verso l’alto sopra la linea mediana, mentre il 21 DMA inclinato verso l'alto è impostato per incrociare il 50 DMA, suggerendo un Bull Cross.

Pertanto, gli indicatori tecnici rimangono a favore di una crescita dell’oro nel breve termine.

Il supporto immediato è invece rappresentato dal minimo intraday di $ 1.970, al di sotto del quale entrerebbe in gioco il 100 DMA di $ 1.966. FXSTREET. #gold #oro

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