La regione Asia-Pacifico ha concluso il più grande accordo di libero scambio al mondo. Il partenariato economico globale regionale (RCEP) comprende 15 paesi e oltre 2,2 miliardi di persone, ovvero quasi il 30% della popolazione mondiale. Ci è voluto quasi un decennio, ma Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda aiuteranno notevolmente il recupero della regione dal COVID-19.
I dati sulla produzione cinese prevista e le vendite al dettaglio hanno continuato a registrare una crescita, anche se a un ritmo più lento del previsto.
L'ultima indagine sull'industria manifatturiera dell'Empire State ha mostrato un'altra lettura poco brillante. Sembra che la regione di New York sia in ritardo rispetto agli altri mentre la crescita continua a rallentare. I nuovi ordini e le spedizioni sono diminuiti in modo significativo e questo potrebbe aumentare le aspettative che le altre indagini regionali registrino cali simili. I punti luminosi dell'indagine hanno mostrato che l'occupazione continua a crescere e che le aziende rimangono ottimiste. I prezzi dell’oro hanno risentito di questi avvenimenti in maniera piuttosto marginale, rimanendo invece più sensibili alle notizie provenienti dal mondo dei vaccini, la cui capacità, evidentemente, di spostare importanti capitali verso speculazioni finanziarie più forti e redditizie interessa maggiormente in questa fase.
Tuttavia nel medio e lungo termine il mondo occidentale farà bene a guardare a quanto accade dall’altra parte, perché è da li che, già adesso, si determinano le sorti reali anche dell’altra parte del mondo.
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