Nel giorno dei dazi, l’oro ha ripreso a salire
- AUREA OPERATORE ORO
- 2 apr
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Oggi c’è grande attesa per il “Liberation Day” negli Stati Uniti, con il presidente Trump che annuncerà ulteriori dazi volti a migliorare lo squilibrio del deficit commerciale tra gli USA e gli altri paesi.
I mercati stanno scommettendo su dazi universali che potrebbero raggiungere il 20%, ma rimane comunque una grande incertezza che sta condizionando il sentiment di rischio generale, supportando l’oro.
Inoltre, i dati progressivamente giunti dagli Stati Uniti gettano un’ombra sulle prospettive economiche del paese, come ben rappresentato dall'ultima stima del modello GDPNow della Fed di Atlanta che indica che il PIL per il primo trimestre del 2025 dovrebbe contrarsi del -3,7%, in calo rispetto alla stima del -2,8% del 28 marzo.
Pertanto, stanno aumentando le scommesse sul mercato monetario statunitense, che ora prezza oltre 78 punti base di tagli dei tassi di interesse nel 3025 da parte della Fed, supportando ulteriormente il percorso rialzista dell’oro. Cosicché, le principali banche di affari, tra cui Goldman Sachs, Société Générale e Bank of America, hanno innalzato le loro previsioni sul prezzo dell'oro, individuando $ 3.300 come prossimo obiettivo al rialzo.
Analisi tecnica
Il trend rialzista del prezzo dell'oro rimane intatto, ma c’è grande attesa per gli annunci di Trump e gli investitori, giustamente, non ritengono di sbilanciarsi oltre il dovuto.
Inoltre, il Relative Strength Index è ancora ipercomprato, giustificando un’ulteriore cautela.
Tuttavia, nonostante tutto, l’oro rimane in positivo sopra i $ 3.120 e, se il rally dovesse estendersi, il prossimo livello di resistenza sarebbe il massimo storico di ieri a $ 3.149, seguito dal livello di $ 3.200.
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