A partire da oggi, il presidente Trump ha confermato l’applicazione dei dazi del 25% su Canada e Messico ed ha già firmato l'ordine di aumentarli al 20% sulla Cina.
In una vera e propria rappresaglia, Cina e Canada hanno confermato dazi di ritorsione sugli Stati Uniti, innescando quella che potrebbe tradursi in una vera e propria guerra commerciale.
Pertanto, il bene rifugio per eccellenza sta andando a nozze e, dopo aver recuperato i cali della scorsa settimana, si è posizionato sopra i $ 2.890. Pronto per il successivo salto verso l’alto.
Inoltre, le costanti tensioni geopolitiche alimentano un quadro globale destabilizzante.
Ieri, Trump ha ordinato di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina, entrando in conflitto con gli alleati europei, che, invece, domenica avevano continuato a garantirne il sostegno, elaborando anche un piano di pace da sottoporre agli Stati Uniti.
Pertanto, i mercati continuano a muoversi con cautela e guardano anche con estremo interesse ai dati statunitensi per trarre indizi sulle prospettive di taglio dei tassi di interesse della Fed.
Analisi tecnica
L’oro mira a raggiungere e superare i $ 2.900. Obiettivo minimo per puntare nuovamente verso l’alto.
Anche il Relative Strength Index nel grafico giornaliero è salito a 55,748, mostrando un rinnovato potenziale rialzista.
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