Gli investitori esultano per l'accordo sul debito statunitense raggiunto ieri, ma il prezzo dell'oro non ne trae alcun vantaggio nonostante il breve pullback visto venerdì. Il dollaro e i rendimenti dei titoli del Tesoro USA si stanno ritirando dai massimi di due mesi.
Oggi la maggior parte dei principali mercati europei e dei mercati statunitensi sono chiusi, pertanto, il sentiment del mercato rimarrà il fattore chiave odierno e gli investitori prenderanno spunto dalle aspettative sulle banche centrali in vista del voto del Congresso statunitense di mercoledì e dai dati sui salari non agricoli degli Stati Uniti di venerdì.
Come detto, i mercati stanno tirando un sospiro di sollievo, grazie all’accordo raggiunto nel fine settimana dal presidente Biden e dal presidente della Camera McCarthy di sospendere il tetto del debito del governo di $ 31,4 trilioni fino al 2025, scongiurando una catastrofe economica.
Nonostante la rinnovata debolezza del biglietto verde, il prezzo dell'oro sembra ancora vulnerabile dopo l'accordo sul debito, che deve ancora essere approvato da un Congresso fortemente diviso, poiché i solidi dati economici degli Stati Uniti potrebbero offrire alla Fed un certo margine di manovra per continuare il suo ciclo di inasprimento ancora a giugno. Sono cresciute le aspettative in tal senso e i mercati stanno attualmente scontando una probabilità del 62% di un aumento del tasso di 25 punti base il mese prossimo, rispetto alle probabilità di circa il 12% viste una settimana fa.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro ritorna a guardare la media mobile crescente di 100 giorni a $ 1.934, dopo averla difesa su base settimanale di chiusura.
Il Relative Strength Index a 14 giorni punta al di sotto della linea mediana, giustificando la vulnerabilità del prezzo dell'oro. Inoltre, anche il 21 DMA è impostato per perforare il 50 DMA dall'alto, che, se si verificasse, confermerebbe un Bear Cross.
A seguire, l’oro potrebbe quindi puntare verso il minimo del 17 marzo a 1.918$ dopo una eventuale rottura prolungata al di sotto del limite di 100 DMA.
In alternativa, si vede una resistenza immediata posta al livello psicologico di 1.950$, al di sopra del quale l’oro potrebbe tornare a testare nuovamente il massimo di venerdì a 1.957$.
La resistenza statica di $ 1.970 rimarrebbe l’ultima barriera da abbattere sulla strada della ripresa.
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