La prossima settimana sarà segnata sul fronte macroeconomico dai dati forniti da Eurostat relativi all'inflazione di maggio nell'area Euro e venerdì 3 giugno dal rapporto mensile sul mercato del lavoro statunitense. Inoltre, da non sottovalutare anche i dati sul settore manifatturiero in arrivo da Cina e Stati Uniti. Sarà comunque una settimana segnata dalle chiusure di diverse piazze finanziarie per varie festività: lunedì 30 maggio saranno chiusi i mercati Usa per il Memorial Day, mentre Londra osserverà un riposo il 2 e 3 giugno per la Spring Bank Holiday e per il Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Infine venerdì 3 giugno resteranno fermi anche i mercati cinesi per il Dragon Boat Festival.
Cosa succederà ora che l'inflazione sembra allentarsi dai massimi di quarant'anni e la Fed inasprirà le condizioni a un ritmo più lento, come hanno mostrato i verbali di maggio della Fed, in cui tutti i suoi membri hanno concordato di aumentare i tassi di 50 pb in ciascuna delle due riunioni consecutive di politica monetaria?
Nel frattempo, l'indice del dollaro USA, una misura del valore del dollaro rispetto ai suoi pari, ha ridotto in parte le perdite di inizio settimana ed ha guadagnato venerdì circa lo 0,07%, attestandosi a 101,827. Tuttavia, il mancato recupero al di sopra di 102.500 apre le porte a un nuovo test del minimo del 24 aprile a 99.818.
Contrariamente ai guadagni del dollaro, i rendimenti dei Treasury statunitensi hanno mostrato che gli investitori si sono ridimensionati dal prezzo eccessivo delle aspettative sugli aumenti dei tassi della banca centrale statunitense. Il rendimento dei Treasury USA a 10 anni è rimasto quasi piatto nel corso della giornata venerdì, registrando perdite minime, in calo al 2,743%. Un vento favorevole per l’oro, che ha beneficiato e beneficia di rendimenti inferiori.
Tra l’altro, il docket economico degli Stati Uniti ha rivelato venerdì dati aggiuntivi: la spesa dei consumatori è aumentata dello 0,9% il mese scorso e ha battuto le stime, poiché i consumatori hanno aumentato gli acquisti di beni e servizi, un segno che potrebbe sostenere la crescita economica degli Stati Uniti nel secondo trimestre, tra le crescenti preoccupazioni di una recessione.
Analisi del prezzo dell'oro: prospettive tecniche
Durante l'azione di prezzo di venerdì, l'oro ha mantenuto la media mobile a 20 giorni (DMA) a $ 1848,42, al di sopra della soglia di $ 1850. Vale la pena notare che i ribassisti non sono riusciti a spingere i prezzi al di sotto della DMA 200, segnalando che la pressione di vendita potrebbe allentarsi, come mostrato dagli oscillatori. Infatti, il Relative Strenght Index (RSI) a 45,56 inizia a puntare più in alto, anche se rimane in territorio ribassista. Un rialzo ulteriore manterrebbe i rialzisti speranzosi di aumentare i prezzi verso $ 1900.
Detto questo, la prima resistenza si allinea a 1869,61$. La rottura al di sopra di essa, manderebbe l’oro spot verso la confluenza della fascia alta della fascia di Bollinger e dei minimi di marzo intorno all'area $ 1889,91-1891,08. Una volta oltrepassato questo step intermedio, la tappa successiva sarebbe finalmente $ 1900.
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